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“Formicae”, il thriller di Silvis che piace ad Alan D. Altieri

Il suo modello è il grande autore di spy-story Frederik Forsyth e i suoi romanzi sono pregni di azione, intrighi e brivido. Stiamo parlando di Piernicola Silvis, attualmente questore di Foggia, per passione scrittore di thriller.
L’autore ha recentemente dato alle stampe il suo quarto romanzo dal titolo “Formicae”, storia drammatica ambientata proprio nel foggiano, territorio del quale è originario. Qui, in una discarica, vengono ritrovati i poveri resti di Livio Jarussi, bambino scomparso due anni prima. I protagonisti della storia sono Renzo Bruni, uomo capace e integerrimo, alto funzionario dell’unità investigativa della Polizia di Stato e il trentenne serial killer Diego Pastore, individuo descritto in modo ributtante denominato ‘Zio Teddy’. Quest’ultimo è affetto dalla ‘Sindrome di Ekbom’, patologia che porta chi ne è colpito alla percezione della presenza di insetti nel corpo. Nel caso di Pastore si tratta di formiche.
Il romanzo è stato pubblicato dalla SEM/Società Editrice Milanese, nuova e promettente casa editrice fondata da Riccardo Cavallero già direttore generale della Mondadori e amministratore delegato di Einaudi e Mario Rossetti uno dei fondatori di Fastweb. Tra le professionalità di fiducia della SEM c’è anche una vecchia conoscenza per gli appassionati di fantascienza, ossia il poliedrico scrittore Alan D. Altieri (del quale ricordiamo una stimolante conferenza sulla scrittura creativa tenuta qualche anno fa nel corso della manifestazione letteraria internazionale Women’s Fiction Festival di Matera), già direttore editoriale di collane da edicola di Mondadori come Urania, Segretissimo e I Classici del Giallo. “Formicae” è stato presentato a Matera, nei giorni scorsi, presso la Libreria Di Giulio in un incontro condotto da Maria Teresa Cascino, fondatrice del Women’s Fiction Festival e dalla giornalista Rossella Montemurro, collaboratrice de “Il Mattino”. Le conduttrici hanno posto domande a Piernicola Silvis sia sulla trama del romanzo e sui personaggi, ma anche sul suo delicato ruolo di questore di Foggia e di quali connessioni abbia il suo lavoro con la sua scrittura. Numerosi sono stati gli interventi del pubblico durante la conversazione. “Amo raccontare storie che portano a far pensare il lettore – ha esordito lo scrittore- e cerco di essere il più professionale possibile. Infatti in questo romanzo, che ho dedicato a Sarah Scazzi e Yara Gambirasio (i casi delle due adolescenti assassinate sono tra i più noti di questi ultimi anni, ndr), ho voluto mettere in evidenza la realtà di quello che avviene durante le indagini da parte delle Forze dell’Ordine. Naturalmente tutto ciò non doveva togliere trasporto e ritmo serrato alla trama”. Trama che, come ha sottolineato l’autore, è piaciuta molto proprio a uno scrittore di razza come Alan D. Altieri che è stato il principale sostenitore della pubblicazione. L’autore foggiano si è anche rivelato un bravo comunicatore: ha raccontato in modo divertente aneddoti sul faticoso editing e sul titolo del romanzo, di come la ‘Sindrome di Ekbom’ gli sia stata ispirata da un passaggio del noir “Come Dio comanda” di Niccolò Ammaniti, e anche di come il protagonista, l’investigatore Renzo Bruni, persona normalissima, gli somigli. Da ragazzo Silvis sognava di fare il regista cinematografico, è appassionato dei Pink Floyd e di Battisti, di grafologia e di cinema. In proposito un lettore ha rilevato che nel testo ci sono riferimenti a Jena Plissken il protagonista di “1997: Fuga da New York”, film cult di science fiction del 1981, diretto da John Carpenter.
Ampio spazio è stato dedicato al lavoro di Piernicola Silvis che ha raccontato di quando partecipò alle indagini che portarono all’arresto del boss della mafia Madonia e della difficile situazione che vive il capoluogo dauno dove le Forze dell’Ordine sono impegnate in una difficile guerra alla criminalità. “Ero indeciso se ambientare il romanzo nel foggiano e ne parlai con Gianrico Carofiglio (celebre scrittore di noir, ex magistrato e già parlamentare barese, ndr) il quale mi disse che andava benissimo come territorio. Ed è stato anche un modo di parlare delle problematiche di questa terra”. In chiusura l’autore ha fatto presente che sta lavorando a una nuova trama che vedrà nuovamente in campo Bruni ma questa tra Roma e Milano. Non c’è bisogno di evidenziare che l’alta tensione anche qui sarà garantita!

Filippo Radogna

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