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Gli orizzonti ampi e propositivi della Convention Stranimondi

Non succede spesso di approssimarsi ad un luogo e sentirne, a distanza, l’energia positiva. E’ stata questa la sensazione che ci ha preso già quando eravamo a qualche decina di metri di distanza dall’ingresso della UESM (Università Europea degli Sport e della Mente) Casa dei Giochi di Milano, dove tra il 10 e l’11 ottobre scorsi, è stata ospitata la Convention Stranimondi – Festival del libro fantastico e di fantascienza.

Una volta entrati nell’ingresso del grande salone, l’accoglienza sorridente delle ragazze dell’organizzazione e l’atmosfera rilassata ma entusiasta, hanno confermato l’impressione.

Il programma delle due giornate, alle quali hanno preso parte oltre 400 appassionati, è stato ricco e variegato tra iniziative culturali, conversazioni con autori, presentazioni di libri, mostra mercato degli editori del settore, di testi nuovi e vecchi dei quali alcuni introvabili, esposizioni artistiche di disegni e oggetti, appuntamenti a tu per tu con editor e agenti letterari. Insomma, una manifestazione articolata e completa che ha dimostrato a tutti gli effetti come il mondo del fantastico sia vivo e vegeto e guardi avanti con fiducia.

Ed ecco le guest star dell’evento: Aliette De Bodard, la prodigiosa giovanissima scrittrice newyorkese dalla cultura poliedrica, di origini vietnamite, già vincitrice del Premio Nebula e del Premio Locus; il celebre ideologo del cyberpunk, Bruce Sterling che ha appena pubblicato nella Collana Urania Mondadori “Utopia Pirata – I racconti di Bruno Argento”. E ancora, in diretta video Laird Barron influente esponente del weird contemporaneo, vincitore del Bram Storker Award, pubblicato in Italia dalle Edizioni Hypnos. E, passando agli italiani, Leonardo Patrignani, ex rocker e fortunato scrittore di fantascienza, autore della nota trilogia Multiversum, edita da Mondadori; e poi lo scrittore e poeta dark romano Alessandro Manzetti, finalista lo scorso anno al Bram Stoker Award, autore della scuderia Kipple; per finire a Paolo Di Orazio, anche lui romano, antesignano in Italia verso la fine degli anni ’80 dello Splatterpunk, autore horror e noir che, tra l’altro, ha presentato il suo ultimo romanzo “Debbi ‘la strana’- E le avventure bipolari del coniglietto Ribes” (ed. Cut Up).

Accanto a questi, numerosi sono stati gli altri intellettuali, curatori, scrittori, saggisti e giornalisti italiani che operano nei vari sottogeneri dalla fantascienza, al fantasy, all’horror, al weird, al noir o al giallo; giovani o meno giovani, affermati o in fase di formazione, presenti alla convention, che non citiamo (e ce ne scusiamo) per motivi di spazio, ma che hanno animato con i loro preziosi interventi la rassegna.

Tra gli artisti delle discipline figurative hanno esposto le proprie opere realizzate con varie tecniche: Daniele Serra, Franco Brambilla, Cristiano Soli, Ivo Torello e Andrea Bonazzi. Per quanto riguarda, invece, le case editrici erano presenti: Bms Ambrosia, Cicap, Cliquot, DBooks, Edizioni della Vigna, Delos Digital, Ekt, Elara Libri, Future Fiction, Edizioni Hypnos, Institute for the Future, Edizioni Imperium, InkBeans Press, Kipple Officina libraria, La Ponga edizioni, Linee Infinite Edizioni, Nero Press Edizioni, Runa Editrice, I Sognatori Casa editrice, Tabula Fati Solfanelli, Vincent Books, Zona 42. Per i banchetti dell’usato i partecipanti sono stati Braganti, Vaghi e Catoni.

Il Festival è stato organizzato da Silvio Sosio della Delos Books/Delos Digital, da Andrea Vaccaro delle Edizioni Hypnos, da Giorgio Raffaelli e Marco Scarabelli di Zona 42 e dagli infaticabili Barbra Bucci ed Emanuele Manco. Inoltre, Silvio Sosio si è anche occupato del programma dei Delos Days, mentre Andrea Vaccaro della rassegna Weirdiana. Il tutto con la collaborazione della UESM, struttura ospitante e del Club USS Leonardo.

Ma adesso ascoltiamo le dichiarazioni direttamente dalla voce di alcuni degli organizzatori e dei protagonisti:

“L’affluenza è stata altissima -ci ha detto visibilmente soddisfatto Silvio Sosio- e tutto è filato liscio. I problemi che abbiamo avuto sono stati qualche inconveniente tecnico e gli alberghi pieni a causa dell’Expo.
Ma al di là dei numeri sono i giudizi positivi che hanno superato ogni aspettativa. Ho letto tantissimi commenti entusiasti, in rete e sui social, così come moltissimi sono stati i complimenti che abbiamo ricevuto personalmente, per email o durante la manifestazione. Anche gli editori -ha aggiunto Sosio- sono stati contenti: quasi tutti hanno raccolto numerosi contatti e venduto molti libri, più di quanti si aspettassero. C’è vita nel mondo della fantascienza, a quanto sembra!”.
“Sono contento -gli ha fatto eco Andrea Vaccaro- perché Stranimondi ha dimostrato che l’editoria del fantastico in Italia è viva e attiva. Il risultato più importante è stato vedere tutte le entità coinvolte, editori, ospiti, pubblico, soddisfatti se non entusiasti dell’evento”. Vaccaro ha quindi evidenziato come il programma fosse ricco di interventi di grande qualità e stimolanti per il pubblico. Per di più aver fatto partecipare tante realtà editoriali insieme è stato un passo basilare per dare forza e fiducia al mercato italiano. “Due punti che vorrei sottolineare –ha asserito- sono la vitalità e la varietà dell’editoria rappresentata: libri cartacei, ebook, autori italiani, classici del passato, autori contemporanei, in tutte le declinazioni del fantastico. Fondamentale anche la parte visiva, con la mostra d’arte fantastica, molto apprezzata, che ha permesso di apprezzare alcune delle realtà emergenti più interessanti”. Secondo l’editore di Hypnos fiore all’occhiello della manifestazione è stata anche l’esposizione di mirabilia, “c’erano libri rari come l’edizione di The King in Yellow con la copertina dipinta dallo stesso Chambers, o la grammatica latina appartenuta a Lovecraft, oltre a moltissimi altre edizioni autografe”. Lo scrittore Premio Urania Francesco Verso ha fatto presente come: “Stranimondi è stato come ritrovarsi in una grande famiglia che si riunisce a Natale per scartare doni attesi da molto, troppo tempo. E i regali migliori sono stati proprio un’atmosfera entusiasta, un atteggiamento costruttivo e una sana passione verso il genere. Un’esperienza da ripetere assolutamente.”

In definitiva a Stranimondi si è vissuta tanta passione e positività, che non è cosa da poco in tempi difficili come quelli che attraversiamo. Una convention utile non solo per stare al passo con le novità editoriali nel campo della fantascienza e del fantastico, ma anche conoscersi, scambiarsi esperienze e se vogliamo per superare possibili diffidenze. Un incontro per perfezionarsi, aprirsi alle idee e realizzare quelle alleanze indispensabili a crescere insieme. Crediamo che la diffusione della narrativa e più in generale della cultura del fantastico e dei suoi sottogeneri passi attraverso il rafforzamento e la piena collaborazione tra i vari gruppi, le correnti, gli editori per arrivare alle individualità artistiche. Facciamo sì che anche per il futuro si continui su questa strada aprendosi alle visioni, alle idee, alla cultura del confronto e magari dell’incontro, così da ampliare ulteriormente i nostri orizzonti.

Filippo Radogna

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