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La sfida di una nuova rivista di fantascienza

È finito il tempo delle riviste di letteratura e, in particolare, di quelle di fantascienza? Negli anni d’oro della science-fiction era soprattutto tramite i magazine che si affermavano nuovi autori.
Credo che in Italia ce ne sia ancora un certo bisogno, anche se il dubbio sull’attualità di un simile strumento ai tempi di facebook credo sia più che legittimo.
Dimensione cosmica” è una rivista uscita dal 1985 al 1989. Oggi Tabula Fati la ripropone. Come si legge anche nell’editoriale introduttivo, i suoi curatori e autori sono ben consapevoli di quanto questa possa essere una sfida non facile.
Ero abbonato alla rivista “IF – Insolito & fantastico” quando era edita da Tabula Fati e continuo a leggerla ora che è passata alla casa editrice Odoya. L’idea che Tabula Fati proponesse una nuova rivista di genere fantastico mi ha incuriosito. Tra l’altro alcuni dei nomi che vi scrivono sono in comune con IF. Vi ho riconosciuto Donato Altomare, Gianfranco de Turris, Max Gobbo ma forse ve ne sono altri che mi sfuggono.
Ho dunque acquistato e letto il n. 1 dell’Anno 1 (Inverno 2018) anche se è già in preparazione il numero 4.
La pubblicazione alterna brevi saggi/recensioni a racconti. Tra questi ultimi ho apprezzato “Chiamatemi Odisseo” di Donato Altomare, in cui un ricchissimo malato decide di terminare la propria esistenza volando verso le stelle. Alessandro Forlani in “Riscatto” ci offre, invece, un mondo distopico con personaggi talmente immedesimati nel proprio mestiere da averlo inglobato nel nome. Max Gobbo ci parla di liti familiari in una dimensione spaziale in “Decompressione”. Incontri alieni sono il tema di “Concerto su Arkana” di Albert Henriet.
La parte saggistica tratta delle frontiere della fantascienza italiana (un vero manifesto), Mario Viscardini, autore fantastico degli anni ’30 (Jeanne-Pierre Laigle), Lovecraft, il maestro dell’orrore sovrannaturale (Gianfranco de Turris), fantascienza cinematografica italiana ai tempi di “Guerre stellari” (Antonio Tentori), J.R.R. Tolkien, il grande autore fantasy (Oronzo Cilli), Arthur Machen, il “realista magico” (Andrea Scarabelli), Robert Ervin Howard, l’autore di James Allison e Conan il Barbaro (Francesco La Manno e Enrico Santodirocco) e di Jack Vance, l’autore di “Naufragio su Tschai” e dei romanzi successivi (Yuri Zanelli). Chiudono il volume alcune brevi recensioni di romanzi.
Concludo augurando alla rivista e ai suoi autori il massimo successo possibile.

Carlo Menzinger di Preussenthal
(Cliccare qui per visualizzare il sito)

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