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La fantascienza nella scuola con il libro di Radogna

Una proficua mattinata formativa, ricca di riflessioni, spunti letterari e richiami alla scienza e alla tecnica, utili alla crescita dei nostri studenti. Lo ha affermato il prof. Gianluigi Maraglino, dirigente scolastico dell’Itas “G. Briganti” di Matera, in chiusura della presentazione dell’antologia di fantascienza di Filippo RadognaL’enigma di Pitagora e altre storie” (Ed. Altrimedia). L’incontro si è svolto nell’ambito del Women’s Fitcion Festival, in collaborazione con la World Science Fiction Italia. Alla mattinata hanno preso parte le IV e le V classi dell’Istituto. Oltre al dirigente scolastico, sono intervenuti la giornalista Sissi Ruggi che ha posto l’accento sull’importanza della letteratura di fantascienza anche come approccio alle problematiche ambientali che attanagliano il pianeta; Gabriella Lanzillotta della casa editrice Altrimedia che ha rimarcato la necessità di coinvolgere gli studenti in letture che vadano oltre quelle meramente scolastiche; e Donato Altomare, presidente della WorldSF Italia, il quale ha sottolineato il fattore positivo che contraddistingue i racconti di Radogna che ha ambientato le storie nella sua millenaria città, Matera e nel territorio circostante. “La narrativa di Filippo – ha poi asserito Altomare – è al contempo avvincente e riflessiva e non mostra soggezione alcuna basandosi su robuste idee e un linguaggio da un lato tecnologico e dall’altro forbito, senza mai ostentazioni. Ottima- ha aggiunto il presidente della World SF Italia- l’interazione tra noir, arcaismo, misteri e scienza aumentata”. Nel suo intervento l’autore ha spiegato come sia Matera sia Metaponto (nell’antica Metaponto visse Pitagora), divengono luoghi di incontri immaginari con protagonisti umani e non che di volta in volta possono essere eroi beffardi, sensuali dark ladies, oppure personaggi surreali o realmente esistiti. “Ho scelto di partire da Matera – ha continuato Radogna– anche perché è un esempio mondiale di insediamento umano costantemente abitato sin dalla preistoria e che oggi, attraverso il Centro di Geodesia spaziale, si proietta nelle profondità dello spazio”.
Numerose le domande da parte di docenti e degli allievi dell’Itas che, dato l’indirizzo tecnico degli studi, hanno chiesto ai relatori del rapporto tra l’innovazione della tecnica a partire dalle biotecnologie di nuova generazione e la fantascienza.
Sempre a proposito dell’antologia di Filippo Radogna alleghiamo l’esauriente scheda pubblicata stamani dalla fanzine “La Zona Morta” che è possibile visionare cliccando qui.

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