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I segreti di Castel del Monte svelati da Donato Altomare su RAI 2

Il grande imperatore Federico II di Svevia (1194-1250) tumulato nella Cattedrale di Palermo e conosciuto come Stupor mundi, avrebbe fatto costruire l’imponente maniero ottagonale di Castel del Monte (oggi patrimonio mondiale dell’Unesco) nelle Puglie, quale proprio mausoleo per celebrare la sua grandezza.
L’ipotesi è del presidente della World Science Fiction Italia, Donato Altomare che ieri, venerdì 12 maggio, ha parlato del misterioso castello risalente al XIII secolo in un’intervista nel corso di ‘Viaggio nell’Italia del Giro‘ su RAI 2.
La trasmissione dedicata al Giro d’Italia di ciclismo, la cui tappa ha sfiorato la straordinaria località storica frazione di Andria è stata replicata su RAI Storia e su RAI Sport.
Di Donato conoscevamo l’assodata abilità di poliedrico narratore ma non quella di esperto storico locale. Da molti anni infatti il presidente della WorldSF Italia, affascinato dalla figura geniale e multiforme di Federico II e dall’incomprensibile forma arcana di Castel del Monte porta avanti ricerche tra archivi e le biblioteche del Sud Italia per disvelare il segreto che portò lo Stupor mundi a volere che l’edificio fosse realizzato in forma ottagonale tanto da farlo immaginare come un gigantesco sepolcro.
Vale la pena ricordare che Donato Altomare, di professione ingegnere civile, non si è fermato alle supposizione storiche ma sta approfondendo anche le indagini sotto il profilo del progetto della struttura, del basamento e dell’uso dei materiali utilizzati, delle dimensioni e degli spessori dei muri, dell’altezza delle torri, dell’ubicazione del luogo e non ultima delle caratteristiche della grande corte sulla quale egli appunta l’attenzione quale ipotetica collocazione della tomba dell’Imperatore.
Nel 2010 lo scrittore pugliese pubblicò il bel romanzo di fantascienza “Sinfonia per l’imperatore” (Perseo libri – Elara Bologna) che gli valse nel 2011 il Premio Italia e nel 2012 il Premio Vegetti. Nell’avvincente narrazione, Federico II rappresentava il determinato custode della Galassia che proprio da Castel del Monte combatteva una dura battaglia per impedire la sottomissione della Via Lattea a malvage forze aliene.
“Se dovessi dare un nome all’arcano, lo chiamerei Castel del Monte – ha sostenuto lo scrittore nell’intervista che si è svolta nell’atrio del castello mentre nutrito gruppo di turisti italiani e tedeschi lo ascoltavano incuriositi. Nonostante gli studi sulla costruzione federiciana siano numerosissimi – ha continuato Altomare – ancora oggi non c’è una parola definitiva sul perché della sua costruzione. Né storici né ingegneri sono riusciti a svelare in maniera credibile i misteri della sua forma ottagonale, del verso delle scalinate, delle feritoie, della vasca nell’atrio, delle porte dall’unico verso di percorrenza e delle tantissime altre curiose soluzioni architettoniche. Per ciascuno di questi misteri potrei scrivere un racconto…”.
Conoscendo Donato e vista la passione con cui ne ha parlato nell’intervista alla Rai immaginiamo che tra i romanzi in stesura (ne scrive, beato lui, almeno due o tre contemporaneamente) stia buttando giù qualcosa su Castel del Monte. Potrebbe essere il seguito del fortunato “Sinfonia per l’imperatore“, che riteniamo il suo romanzo più riuscito… e magari potrebbe divenire un punto fermo tra le decine di ipotesi sui misteri che circondano la possente storica costruzione.
Nel frattempo suggeriamo a studiosi, scrittori, viaggiatori e appassionati di storia e misteri di visitare lo stupendo maniero… ne rimarranno stregati!

Filippo Radogna

(Cliccando qui, è possibile visionare l’intervista televisiva).

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