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Un anno dal bolide di San Valentino su Matera

I frammenti potrebbero fornire nuove risposte negli studi sulle origini del sistema solare.
Dopo le opportune ricerche e analisi svolte degli enti scientifici Inaf e Uai il Comune di Matera sta cercando di portare nel Museo nazionale ‘D. Ridola’ una parte dei frammenti del meteorite precipitato sulla nostra città la sera di San Valentino”. E’ quanto dichiarato dal consigliere comunale Gianfranco Losignore che con suo fratello Pino ritrovò, lo scorso anno, i frantumi del corpo celeste precipitati sulla città dei Sassi nella sera del 14 febbraio e per questo denominato “Meteorite di San Valentino”.
Il ritrovamento di 117 grammi dei frammenti, che potrebbe fornire nuove risposte negli studi delle origini del sistema solare, avvenne sul tetto e su un balcone della villetta di proprietà dei genitori dei fratelli Losignore nell’area di Matera Nord. Della eccezionalità della circostanza e del relativo recupero ne diedero notizia, realizzando servizi giornalistici, i maggiori mass media italiani ma anche importanti testate estere.
A seguito della scoperta, definita di portata mondiale, il sindaco di Matera Domenico Bennardi convocò una conferenza stampa cui parteciparono responsabili dell’Inaf/Istituto nazionale di astrofisica e della Rete Prisma. Daniele Gardiol coordinatore della rete Prisma sottolineò l’unicità dell’evento, mentre Carmelo Falco rappresentante del Projet office della Rete Prisma, evidenziò l’importanza del ritrovamento poiché i frammenti caduti su superfici molto pulite e recuperati in breve tempo con i dovuti accorgimenti dai fratelli Losignore risalirebbero a circa 4,5 miliardi di anni fa e potrebbero fornire preziose informazioni sul sistema solare e su come si sono formati i relativi pianeti.
Già lo scorso anno il primo cittadino materano Domenico Bennardi chiese che, dopo gli studi, i preziosi frammenti del bolide spaziale fossero restituiti alla città in modo da accrescere il ricco patrimonio museale e divenire ulteriore attrazione turistica della città. Da evidenziare che, a seguito dell’evento, dal 20 marzo scorso è stata pubblicata sull’International Astronomica Union (IAU) la denominazione di un asteroide il cui nome in codice è: (9278) Matera = 1981 EM. Il piccolo corpo roccioso, la cui scoperta risale al 1981, orbita attorno al Sole, tra Marte e Giove.

Filippo Radogna

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