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I mondi immaginari di Brugnoli e Battisti tra storia, scienza e futuro

Una serata molto partecipata nella quale storia e futuro l’hanno fatta da padrone. Sono alcune delle principali tematiche sviluppate nell’incontro letterario “Percorsi della fantascienza e fantastico italiano”, tenuto nei giorni scorsi nella Biblioteca “Guglielmo Marconi” di Roma, nell’ambito di Radar, rassegna multidisciplinare dedicata al mondo dell’immaginario.

Protagonisti della conversazione, condotta dal saggista e ideatore di Radar Pier Luigi Manieri, sono stati gli scrittori di fantascienza Alessio Brugnoli e Sandro Battisti. I due autori, accomunati dalla grande passione per la storia che rimane un punto basilare delle loro opere, hanno presentato i romanzi Lithica (Ed. Kipple Officina Libraria) con il quale Brugnoli ha vinto il Premio Kipple 2014 e L’Impero restaurato che ha portato Sandro Battisti sul podio (ex aequo con Francesco Verso) del Premio Urania 2014. Per completezza di informazione va evidenziato che L’Impero restaurato è stato pubblicato nello scorso novembre nel doppio numero di Urania dal titolo Il sangue e l’impero in cui è presente anche il romanzo Bloodbusters di Francesco Verso.

La Rassegna Radar, giunta alla terza edizione, si è svolta il 21 e 22 dicembre scorsi. Oltre alle presentazioni di libri e convegni letterari è stato dato ampio spazio a spettacoli, proiezioni ed esposizioni connesse agli argomenti proposti nell’evento. Tra gli altri vi hanno preso parte all’evento il saggista ed editore di Elara, Armando Corridore, il regista Tino Franco, il fotografo e scultore Paolo Torella, lo storico dell’arte Barbara Martusciello, gli artisti Giampaolo Atzeni e Fernando Di Nucci. Gli organizzatori hanno proposto la fantascienza come scelta di questa edizione in omaggio all’uscita del colossal “Star Wars: Il risveglio della forza”, settimo episodio della saga, diretto da J.J. Abrams, che in questi giorni sta facendo numeri da record ai botteghini.

Ma torniamo alla nostra presentazione. Dopo una panoramica generale sulla letteratura fantascientifica internazionale e italiana è stata data la parola ai due autori. Nel suo intervento, Alessio Brugnoli, romano, ingegnere specializzato in telecomunicazioni e appassionato di arte, storia e filosofia, ha fatto presente che nel suo nuovo romanzo Lithica continua la saga steampunk già avviata nel 2011 con Il Canto oscuro, con il quale si aggiudicò per la prima volta il Concorso letterario Kipple. I protagonisti della storia fuggono da una Roma di inizio secolo scorso per spostarsi, tra mille traversie e avventure, verso l’isola spagnola di Minorca, dove forze misteriose e indecifrabili sommate a congegni meccanici e tecnologici danno vita a creature che i nostri eroi potranno battere solo facendo capo alla propria sagacia e intelligenza. Particolarmente interessanti risultano gli approfondimenti storici, scientifici e della ricerca del sapere intellettuale e spirituale, dei quali sono intrise le pagine del romanzo, che mettono in risalto le ampie conoscenze dell’autore.

Si è quindi passati a L’Impero restaurato di Sandro Battisti. Dopo i fortunati appuntamenti di Genova e Trieste (da aggiungere anche quello di Stranimondi a Milano nello scorso settembre, a testo non ancora pubblicato) l’autore ha potuto presentare la sua ultima fatica letteraria nella città dove è nato e vive, appunto Roma. Lo scrittore Premio Urania (è anche uno dei responsabili della Casa editrice Kipple) ha anzitutto fatto presente che la storia narra le vicende dell’Impero connettivo, uno sterminato dominio atemporale, governato da un potente ceppo di origini extraterrestri. Da buon connettivista, del cui movimento è co-fondatore (insieme a Giovanni De Matteo e Marco Milani), Battisti, attento studioso di storia antica, riesce a collegare un passato nel quale si possono identificare riferimenti all’Impero romano, con il contemporaneo ma anche con lo spazio sconfinato di altri mondi immaginari.

Numerose le domande e gli interventi dei presenti che hanno cercato similitudini e paralleli tra le opere dei due scrittori visionari accomunati per le predilezioni nella ricerca, documentata e curata nei fatti storici che interagiscono con l’innovazione tecnologica, la scienza, per poi sfociare in articolate e godibili trame di science fiction. Infine, c’è una curiosità che accomuna ancora i due scrittori romani: ossia che Brugnoli sta lavorando ad un romanzo che reinterpreta L’Impero Connettivo di Battisti, con gli stessi personaggi ma con un copione completamente nuovo. E questa è una notizia inedita, un piccolo scoop per la narrativa fantascientifica italiana, che non potevamo esimerci dal rivelare!

Filippo Radogna

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